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18 ottobre 2024: Verona degustazione ONAV “Women and Wine”

La serata ONAV del 18 ottobre 2024 a Verona ha celebrato l’empowerment femminile attraverso un percorso enologico unico, incentrato sui vini prodotti da donne straordinarie. Le protagoniste dell’evento non sono state solo le etichette degustate, ma soprattutto le produttrici che con la loro passione, dedizione e competenza hanno saputo affermarsi in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini.


Durante la degustazione, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di conoscere le storie personali delle produttrici, ognuna delle quali ha condiviso il proprio percorso fatto di sfide e traguardi. Si è discusso di come le donne stiano ridefinendo il concetto di leadership nel mondo del vino, portando una visione innovativa e sostenibile che valorizza non solo il prodotto finale, ma anche il territorio e le tradizioni locali. Ogni calice raccontava una storia di resilienza, creatività e spirito imprenditoriale, offrendo agli ospiti non solo un’esperienza sensoriale, ma anche una riflessione sul ruolo crescente delle donne nel settore.


A supporto dell’importanza del contributo femminile nell’enologia, uno studio condotto dalla Washington State University ha rilevato che il 59% delle consumatrici di vino negli Stati Uniti preferisce etichette con una connotazione femminile. Nei test iniziali, 90 donne hanno valutato le etichette dei vini come più “maschili” quando presentavano animali come lupi e cervi o ritratti di uomini, mentre le etichette con graziosi animali, fiori e ritratti di donna sono state percepite come “femminili”. Quelle raffiguranti castelli o grappoli d’uva, invece, sono state considerate neutre.


Questo studio apre interessanti prospettive di marketing, evidenziando come la scelta di un vino possa essere influenzata non solo dal prestigio della denominazione o dalla curiosità del momento, ma anche dall’impatto visivo dell’etichetta, che rappresenta il primo contatto con il prodotto. Nonostante l’industria del vino sia ancora largamente dominata dagli uomini (l’82% dei produttori), il segmento delle donne consumatrici si sta affermando come un mercato sempre più rilevante e strategico.


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