La giornalista Hertta Hiltunen della rivista Matkaopas ha richiamato l'attenzione del popolo finlandese sulla Caccia al Tartufo di Tenuta Santa Maria Valverde, la prima in Valpolicella.
L'articolo è apparso sulla guida viaggi, il mensile finlandese #Matkaopas più importante e diffuso nello stato dell'Aurora Boreale. Matkaopas nella lingua finlandese significa guida.
I finlandesi sono grandi appassionati di escursioni, considerando anche la geografia della nazione, che vanta il maggior numero di laghi al mondo, con una fitta vegetazione boschiva dominata dal Pino Silvestre. Anche i Tartufi sono abbastanza diffusi e di recente si è estesa l'usanza di raccoglierli per l'utilizzo nella cucina tradizionale baltica.
Hertta di Matkaopas, con la fotografa Terhi Koivisto sono volate in Valpolicella per vivere l'escursione a caccia di tartufi nel Parco della Valpolicella, in compagnia del loro cane Lagotto Romagnolo.
Si parte presto la mattina, con il gruppo ben affiatato e multilingue: italiano, inglese, finlandese e dialetto veronese; è curioso quando un gruppo di persone unite dallo stesso obiettivo si intenda in modo rapido e intuitivo anche se il linguaggio è differente.
Attraversati filari di vigneto, si giunge presto al percorso battuto ad anello del Parco della Valpolicella. I cani, ancor prima di aver penetrato il bosco, vogliono essere liberati dal guinzaglio per correre tra la vegetazione.
Dopo alcuni minuti raggiungiamo una piccola radura, nota a noi esperti Tartufari per la proliferazione del Tartufo: le spore della scorza dei tartufi più grandi vengono trasportate dal vento e depositandosi nella terra, diventano il germe per lo sviluppo di un nuovo tartufo. Ricordiamo, solo in favorevoli condizioni il tartufo prolifica: il giusto grado di umidità dell'aria, la pioggia, il calore e soprattutto la caratteristica del terreno e la vicinanza a particolari specie di radici di alberi (per noi la roverella è la più comune).
Il cane fiuta una traccia e si lancia alla ricerca in una determinata area: continua a annusare finché ritorna con il bottino tra i denti. A volte si tratta di un tartufo ammalorato (utile per la diffusione delle sue spore), altre volte è un tartufo dal peridio bruno scuro in ottime condizioni, di dimensione che varia dai 3 ai 6 cm.
Dopo una soddisfacente caccia di tartufi si fa ritorno a Tenuta Santa Maria Valverde e la fonte di acqua naturale continua ci rinfresca e disseta le fauci umane e canine.
Una degustazione di vini artigianali Valpolicella, Ripasso e Amarone all'ombra di un antico castagno ci avvia verso il momento più rilassante della nostra giornata in Valpolicella.
Da questa posizione esclusiva e sovrastante la valle a sud, nei giorni migliori si scorge l'Appennino centrale italiano!
Mentre sorseggiamo questi vini pregiati ci viene servito il Tartufo, sapientemente cucinato in una pasta all'italiana: a volte sono le tagliatelle, a volte i ravioli.
Oggi siamo fortunati perché la caccia è stata grossa e possiamo aggiungere altro tartufo con la grattugia, a pioggia sul nostro piatto.
L'abbinamento più prelibato è l'aroma muschiato e aromatico del tartufo con la persistenza dolce-amarotica del Amarone Classico della Valpolicella DOCG 2013 Tenuta Santa Maria Valverde.
Un calice di Amarone mentre si gusta il piatto di tartufo è una esperienza che appaga le fatiche della giornata.
Al termine del pasto, è possibile visitare l'antico casale del 17° secolo e i vigneti, imparando di più sul processo di appassimento delle uve atte a produrre Amarone.
Per acquistare i vini Tenuta Santa Maria Valverde: maggiori informazioni a questo link
Ecco come partecipare alla Prima Caccia al Tartufo della Valpolicella e altre esperienze con Tenuta Santa Maria Valverde.
Se volete acquistare i tartufi della Valpolicella, scriveteci a discovervalpolicella@gmail.com per avere maggiori dettagli
Grazie a Terhi Koivisto, Getty Images per la foto di copertina. Grazie a Hertta Hiltunen di Matkaopas per l'articolo.
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